Imperayritz de la ciutat joyosa (ff. XXVv - XXVIr)

 

 

 

 

Canzone polifonica. Sul manoscritto, le due voci, una superiore e l'altra inferiore, riportano due testi diversi, dal che si deduce che si dovessero cantare contemporaneamente, ma non è necessario che fosse così: l'amanuense può aver scelto questa soluzione per abbreviare il lavoro; va detto però che era una consuetudine, in tempi non di molto anteriori al Llibre Vermell, affidare due testi a voci diverse.

Il canto si dipana su tre coppie di strofe. Nel manoscritto, le successive alla prima coppia sono presentate senza notazione musicale, solo come testo, una di seguito all'altra (si possono riconoscere per le lettere capitali di diverso colore).

Imperayritz de la ciutat joyosa
De paradis ab tot gaug eternal,
neta de crims de virtutz habundosa,
mayres de Dieu per obra divinal,
verges plasen ab fas angelical,
axi com sotz a Dieu molt graciosa,
placaus estar als fizels piadosa
preyan per lor al Rey celestial.

 

Verges ses par misericordiosa
De vos se tany quens defenatz de mal
E no siats devas nos endenyosa
Pels fallimentz que fem en general.
Mas quens cubratz ab lo manto real
De pietat pus quen etz cupiosa;
car totz em fayts d'avol pasta fangosa
per quel fallir es de carn humanal.

 

Rosa flagran de vera benenança
fons de merce jamays no defallen
palays d'onor on se fech l'aliança
de Deu e d'hom per nostre salvamen
e fo ver Dieus es hom perfetamen
ses defallir en alcuna substança
E segons hom mori senes dubtança
e com ver Dieus levech tel monimen.

 

Vexell de patz, corona d'esperança,
port de salut, be segur de tot ven
vos merexetes de tenir la balança
on es pesat be dreytureramen
e pesa mays votre fill excellen,
mort en la crotz per nostra deliurança
quels peccats d'om en fayt nen cobegança
al be fizel confes e peniden.

 

Flor de les flor dolca clement et pia
l'angel de Dieu vesem tot corrocat
e par que Dieus l'a mandat qu'ens alçia
d'on ell es prest ab l'estoch affilat.
Donchs plaça vos que'l sia comandat
qu'estoyg l'estoch e que remes nos sia
tot fallimen tro en lo presen dia
ens done gaug e parz e sanitat.

 

Estel de mar qui los perillans guia
Els fay venir a bona salvetat,
si Jhesu Christ obesir no volia
co que per vos li sera supplicat
mostratz lils pitz d'on l'avetzz alletat
et totz los santz ab la gran irerarchia
de paradis quius faran companya
tot quan volretz vos er ben autreyat.

 

Il manoscritto termina con due righe per la voce superiore e due per quella inferiore da cantarsi probabilmente come chiusura di una stanza solo suonata (Savall opta per questa soluzione).

 

Traduzione:

Imperatrice della città gioiosa
del paradiso, dove la gioia è eterna,
senza crimini, ricca di virtù,
Madre di Dio per opera divina,
vergine piacente al viso angelico,
così graziosa a Dio,
Vi piaccia di essere misericordiosa verso i fedeli,
pregando per loro il re del cielo.

 

Vascello di pace coronato di speranza,
porto di salvezza al riparo da ogni vento,
Voi meritate di tenere la bilancia
Dove tutto è pesato giustamente.
Morto sulla croce per la nostra salvezza,
suo figlio beneamato, Gesù, pesa di più
del peccato di cupidigia dell'uomo,
per il fedelissimo pentito e penitente.

 

Vergine ugualmente misericordiosa,
aspettiamo da Voi che ci difendiate dal male
e non siate verso di noi indignata
per gli smarrimenti che, generalmente, abbiamo,
ma che ci copriate con il mantello reale.
Siete molto più benevola di noi,
perché siamo fatti di una cattiva pasta fangosa
ed il male è proprio della carne umana.

 

Fiore tra i fiori, dolce, clemente e pia,
davanti alla quale s'inchinò l'angelo di Dio,
a cui Dio ordinò di brandire l'affilata spada
che per la tua volontà
si allontani da noi,
possano i nostri peccati essere rimessi
e in questo giorno possano esserci date
gioia, pace e salute.

 

Rosa profumata della felicità,

sorgente di pietà che mai inaridisce,
palazzo d'onore dove si compie l'alleanza
fra Dio e l'uomo per salvarci.
E fu vero Dio ed insieme perfetto uomo
Senza che manchi nessuna di queste due sostanze
E come uomo è morto, senza dubbio
E come vero Dio, è risorto dal sepolcro.

 

Stella del mare che guida i viaggiatori

in pericolo
E li fa giungere in porto,
se Gesù Cristo non volesse ascoltare
quello che, tramite voi, gli sarebbe chiesto,
mostrategli la mammella con cui l'avete allattato;
e tutti i santi e la grande gerarchia
del paradiso vi faranno corteo
e tutto ciò che vorrete vi sarà concesso.